Regista cinematografico svedese. Attore di
teatro, dopo l'esordio come regista cinematografico nel 1912 (
Le maschere
nere;
Madre e figlia), portò ad altissimi livelli espressivi
il naturalismo drammatico e il realismo allegorico tipici del cinema muto
svedese (
Tesoro di Arne, 1919;
Il canto del fiore scarlatto, 1918;
La leggenda di Gösta Berling o
I cavalieri di Ekebù,
1923). Diresse anche commedie brillanti e sofisticate, tra cui
Il miglior
bimbo di Thomas Graal (1918),
Erotikon o
Verso la
felicità (1920), a cui si rifecero in seguito E. Lubitsch, F. Capra,
G. Wilder e il Ch. Chaplin di
La donna di Parigi.
S. ebbe il
grande merito di scoprire Greta Garbo con la quale, nel 1925, fu chiamato dalla
Metro Goldwin Mayer a Hollywood. Dopo i contrasti con i produttori della MGM,
passò alla Paramount, con cui diresse
L'ultimo addio (1926) e
L'accusata (1927) (Helsinki 1883 - Stoccolma 1928).